Da qui un tempo, entravano nel castello tutti coloro che venivano dal versante del Tenna. Superavano i controlli davanti alla Porta di San Salvatore per poi immettersi attraverso l'arco della Torre di Palazzo nella Via Perticaria (oggi corso Matteotti) dove sorgevano i palazzi signorili.
Il primo sulla destra era il palazzo del Podestà (oggi sede del Teatro del Leone). Fatto costruire nel XIII secolo dall'abate Oderisio che negli anni 1234/1237 ricoprì appunto, anche la carica di podestà, donando al centro abitato la fisionomia di una città fortificata con mura di cinta e una torre civica con funzioni di vedetta.
La torre come possiamo ammirarla oggi, è il risultato di numerosi restauri e adattamenti fatti nei secoli successivi. Gli ultimi risalgono agli anni '30- '40 quando si decise la modifica anche dei merli dal tipo guelfo a quello ghibellino.
2. CHIESA COLLEGIATA - SANTUARIO DI SANTA VITTORIA V.M.
E' il cuore "RELIGIOSO".

Nella chiesa, costruita in stile neoclassico, possiamo ammirare le sedici statue in marmo di Domenico Fontana, la cripta con il Sarcofago originale del X secolo contenente appunto, le reliquie di S. Vittoria. L'organo funzionante del XVII secolo e numerose pale d'altare alcune risalenti alla prima chiesa monastica ed il coro ligneo del XVI secolo del Brunetti.
Le campane di S. Vittoria sono ben sette e sono tra le più sonore e possenti delle Marche.
3. CHIESA DELLA RESURREZIONE E PARCO DELLA RIMEMBRANZA (Cappellone)
E' il cuore "STORICO".
La Chiesa è ciò che rimane dell'antico e glorioso Monastero Farfense che fu vicaria dell'Imperiale Abbazia di Farfa per circa quattro secoli dal X al XIV secolo).
Nell'antica chiesa furono custodite le reliquie di S. Vittoria V.M. dal 20 giugno 934 fino al 1770 quando se ne decise la demolizione e furono trasferite presso la chiesina di S.Maria della Valle.
Da quassù i farfensi, giunti in seguito alle invasioni saracene nella Sabina, dominarono e amministrarono per più di trecento anni sui loro possessi che si estendevano in un territorio che corrisponde alla quasi totalità delle attuali province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Teramo.
All'interno della Chiesa della Resurrezione possiamo ammirare la Cappella degli Innocenti con affreschi della scuola di Giacomo da Campli del 1470.