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giovedì 20 giugno 2019
NON LASCIARSI ABBATTERE...
Sono trascorsi circa tre anni dal mio ultimo post, ma è come fosse stato ieri perché, ahimé, c'è ben poco di nuovo da raccontare.
Purtroppo la situazione dopo il terremoto del 2016 non è migliorata di molto: diverse sono ancora le abitazioni inagibili con i proprietari in attesa che arrivi qualche buona notizia.
Anche le chiese stanno lì completamente fasciate e steccate come degli atleti dopo un grave infortunio.
In questo stato di empasse rimane pochissimo da fare...e quasi niente si muove.
Quasi...
In verità qualcosina sta succedendo, qualcosina di importante sta avvenendo...
Avevo terminato il post del 16 novembre 2016 con un invito ad essere coraggiosi e a rimboccarci tutti le maniche per ripartire e quell'invito è stato recepito. Da qualche mese alcuni giovani volenterosi e consci che non si può stare con le mani in mano ad aspettare che piova qualcosa dall'alto, si stanno rimboccando le maniche per dare alla nostra comunità un'opportunità, una spinta alla ripresa.
Un progetto ambizioso che hanno presentato con queste parole:
"Quando la terra trema" potrebbe essere il titolo del romanzo che vorremmo scrivere ed invece per adesso resta solo una sensazione, il ricordo di un evento che nel bene e nel male ha cambiato la nostra percezione della realtà. Viviamo in uno dei tanti paesini (il nostro ha poco più di milletrecento anime) che sono stati colpiti ed investiti dalla tremenda onda sismica del 30 ottobre 2016. Danni si, nessuna vittima e nessun ferito da noi, qualche sfollato. Tutto è passato, sembra, ma c'è un grande bisogno di ripartire, di non fermarsi al ricordo di quello che è stato ma buttarsi avanti con coraggio verso quello che sarà. Si, perché il terremoto è stato solo il culmine di anni di abbandono delle nostre terre, di incertezza verso il futuro e di disamoramento verso il nostro paese e le nostre origini. Da qui nasce un l'idea di un progetto che partisse in primis da un'esigenza culturale, non solo fisica. Ricostruiamo, si ma cosa? Un luogo di cultura; una biblioteca. Quando in un piccolo paese mancano dei riferimenti allora è il momento di crearne di nuovi. Abbiamo sentito come nostra questa esigenza e ci siamo prodigati presso l'amministrazione che ci ha dato un incarico formale di direzione, si ma di un luogo che esiste ancora solo nei nostri pensieri; un luogo che ha bisogno di essere riempito di libri, di volumi e di saperi. Siamo work in progress per questo e ci crediamo.
"Disamoramento verso il nostro paese e le nostre origini...". Questa è una questione che mi sta molto a cuore e che da diverso tempo cerco, nel mio piccolo, di approfondire ed in qualche modo fronteggiare ed è anche per questo motivo che ho accettato, malgrado non più tanto giovane, di dare una mano per la realizzazione di questa importante iniziativa.
Le nostre origini sono farfensi, quindi benedettine e da qui sono partito qualche mese fa, per un viaggio alla rilettura del pensiero e della Regola di San Benedetto, scoprendo che questo concetto è caro a diverse persone vicine e lontane a me.
Serve ripartire con l'esempio ancora percettibile e tangibile dei benedettini, avvicinandoci alla loro regola, racchiusa nella locuzione "ORA ET LABORA ET LEGE ET NOLI CONTRISTARI".
NON LASCIARSI ABBATTERE E VINCERE LA TRISTEZZA CON LA PREGHIERA, IL LAVORO E LA LETTURA.
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