giovedì 16 luglio 2015

concittadini famosi:
Ferruccio Corradino Squarcia


Nacque a Santa Vittoria in Matenano, piccolo comune a nord della città di Ascoli Piceno. Figlio di Giuseppe Secondo Squarcia, giornalista professionista, redattore del Il Giornale d'Italia e direttore del “Giornale di Ascoli” e della “Contessa della Sibilla”, cresce fin dalla tenera età nel capoluogo ascolano, frequentando il liceo classico “Francesco Stabili”.

Sportivo, praticante del gioco del calcio, ricoprì il ruolo di terzino indossando la maglia dell’Ascoli. Conclusa la carriera agonistica rimase ancora nel sodalizio bianconero come dirigente, affiancando la passione per il calcio a quella di giornalismo, divenendo corrispondente del quotidiano sportivo Il Littorale.

Dopo la metà degli anni trenta, partì volontario per la Guerra civile spagnola, partecipando a vari combattimenti. Squarcia era un ufficiale di complemento, del 225º Reggimento di Fanteria e nella guerra in Spagna si distinse anche per l’attività di giornalista divendo un corrispondente di guerra. I suoi articoli comparvero anche su Il Popolo d'Italia. 
Rimase ferito il giorno di Natale del 1938 nei pressi di Barcellona ad una mano, ma nonostante ciò rimase a combattere. Per la sua tenacia e il suo coraggio ricevette la Medaglia d'argento al valor militare. Il giorno dopo ritornò in prima linea insieme al suo plotone, rinunciando completamente alla convalescenza. Ma la scelta gli costò la vita. Fu colpito al petto dal soldato nemico, ma non volle ancora una volta abbandonare la trincea, rimanendo vicino ai suoi soldati, guidandoli nella difficile battaglia. Ma le difficili condizioni non gli diedero scampo e il Tenente Squarcia trovò la morte la sera del 27 dicembre 1938. Fu decorato Medaglia d'oro al valor militare.
Riposa nel Sacrario dei caduti italiani nella Torre-cimitero di Saragozza. Al suo fianco un altro concittadino ascolano Mario De Bernardis, morte anche lui nella guerra di Spagna.
A lui è intitolato il secondo stadio della città di Ascoli, impianto che ospita principalmente il torneo cavalleresco della Quintana, rievocazione storica medioevale. All'ingresso, è posizionata la targa in travertino con il suo nome. Sotto di essa, nel 2015, dei giovani volontari hanno realizzato una pittura murale rappresentando il volto dello Squarcia, con una immagine nera su sfondo bianco e più in basso i colori della bandiera italiana. Sempre nello stesso anno, una grande bandiera con la stessa immagine compare nel settore dei sostenitori dell'Ascoli.
(da Wikipedia)
concittadini famosi:
Pier Carlo Landucci

Pier Carlo Landucci (Santa Vittoria in Matenano, 1 dicembre 1900 – Roma 28 maggio 1986) è stato un presbitero e teologo italiano della Chiesa Cattolica di cui è in corso il processo di beatificazione.
Laureato in ingegneria edile a ventidue anni all'Università La Sapienza di Roma, dopo il servizio militare nel Genio dell'Esercito Italiano, comincia ad insegnare topografia e matematica a Cagliari.
Nel frattempo verifica la vocazione al sacerdozio con il gesuita p. Agostino Garagnani e nel 1926 entra nel Seminario Romano. Il 25 maggio 1929 è ordinato sacerdote; l'anno successivo consegue la laurea in filosofia e teologia.
Nel 1932 comincia ad insegnare filosofia presso la Pontificia Università Lateranense. Sarà Rettore dello stesso Pontificio Seminario Romano che aveva frequentato per la preparazione al sacerdozio, avendo tra i suoi allievi il futuro cardinale Pietro Palazzini (che nel 1990 ne pubblicò una biografia) ed il servo di Dio Bruno Marchesini (di cui è tuttora in corso il processo di beatificazione); nel 1942 sarà costretto a lasciare l'incarico per incomprensioni con l'altro rettore (mons. Roberto Ronca, che pure era ingegnere ed aveva studiato con lui alla Sapienza). Sarà anche canonico capo della Basilica di San Giovanni in Laterano e nominato perito al Concilio Vaticano II.
Dagli anni quaranta si dedicherà di più a studi e pubblicazioni, mai tralasciando il compito di confessore e di predicazione degli esercizi spirituali. Nel 1973 papa Paolo VI citò in diverse udienze generali uno dei suoi libri di apologetica più noti (Prima che Abramo fosse, Io sono. Il Dio in cui crediamo).
Muore nel 1986 in fama di santità; nel 2002 il cardinale Camillo Ruini ne apre il processo di beatificazione.
È sepolto nella chiesa parrocchiale san Giovanni Battista de' Rossi, in Roma.
(da Wikipedia)