venerdì 8 maggio 2020

La nostra terra continua a tremare....


  Tranquillo nonno...non lo fecero i barbari, non lo abbiamo fatto noi...non lo farà neanche il
  terremoto  (almeno spero!!!)

martedì 7 aprile 2020

preghiera a S. Vittoria




Come Domiziano signore di Trebula, ai tempi del tuo martirio, anche noi oggi ci rivolgiamo a te oh dolcissima Vittoria, nostra Santa Patrona!
Come i nostri nonni durante il secondo conflitto mondiale, anche noi oggi chiediamo il tuo intervento in questo momento di grandissimo dolore.
Ascolta il grido di chi soffre e di chi muore, proteggi le nostre famiglie e le nostre case, resta vicino a chi ti implora e scaccia da noi questo male.

  • “Come aveva promesso, Vittoria venne di venerdì. Pregò e digiunò fino a tutto il sabato seguente. Allo spuntar della domenica, perseverando nella preghiera, si mise in cammino.  Mentre continuava a pregare e a camminare, si associò a lei, l’Angelo del Signore, che le era già apparso; ed egli stesso incominciò a far da guida lungo il suo cammino. (…)  Confortata così, Vittoria entra nella città dopo il canto dei galli; le viene incontro Domiziano con tutti i cittadini; al suo ingresso la segue tutto il popolo. Giunti alla spelonca del dragone, Vittoria gridò ad alta voce: -Nel nome del Signore Gesù Cristo esci da questo luogo, o pessimo dragone; dà onore al Dio vivo e vero, va là dove non abitano uomini, né animali, né cosa che spetta agli uomini, dove l’agricoltore non ara, né risuona la voce dell’uomo. Allora il dragone uscì fuggendo con corsa rapidissima, quasi che fosse stato percosso da flagelli. In seguito non vi fu più traccia del suo fetore, né delle sue orme.”  (Crocetti-Settimi, Vittoria e Anatolia, Fermo 1973)

  • Nella primavera del 1944  i capifamiglia di S. Vittoria in Matenano fecero ricorso alla Santa Patrona, col consenso dell’Arcivescovo, con voto pubblico e solenne, chiedendo di essere risparmiati dal flagello della guerra. Scrive il Priore D.Filomeni nel suo diario parrocchiale: “18 giugno 1944, domenica: il pericolo della guerra si fa minaccioso ed imminente… per il pomeriggio si convoca la popolazione per un’Ora di Adorazione nella cripta di S. Vittoria…fu veramente un’ora di pianto e di commozione…”  (i tedeschi avevano fissato sul Matenano il Comando di Tappa, nella loro fase di ritirata strategica).  “20 giugno: proprio oggi, festa di S.Vittoria, i tedeschi decidono di lasciare il nostro paese…Siamo liberi!...”  (Crocetti, Preghiamo con S.Vittoria, Fermo 1977)



“Volgi dal ciel benevolo, 
il guardo tuo quaggiù:
 Santa Vittoria, aiutaci,
 prega per noi Gesù.”