VITTORIA - Romanzo storico - cap. V

 V - IL LADRO DIVINO

    Le due fanciulle sedevano una accanto all'altra su di un terrapieno erboso. Sul loro capo un pergolato di glicine, dai lunghi grappoli di un lilla tenero, spandeva un'ombra deliziosa. Il pomeriggio era caldo, ma non afoso. Tutte le creature estatiche sembravano voler attardarsi a godere la calda carezza del sole che avvolgeva ogni cosa nella sua luce d'oro. La pace era grande. Il ronzio delle api industriose che volavano di fiore in fiore, così dorate anch'esse da sembrare vivente emanazione di quei raggi, carazzava l'udito, conciliando un molle sapore. L'aria era quieta. Le fronde degli alberi, le acque del laghetto, tutto era immobile.
    Il grande parco era addormentato.
    Ma Anatolia e Vittoria non potevano partecipare a tanta serenità. Quest'ultima in modo particolare era costernata per la notizia improvvisa. Era mai possibile? Su Valeria, sulla loro dolce compagna d'infanzia così gaia, così fidente nell'avvenire, era dunque piombata una tale sciagura?
    - Sai con maggior precisione come sono andate le cose? - chiese Vittoria, quasi riscuotendosi da un triste sogno.
    - Nelle settimane passate Valeria si era lasciata forse sfuggire qualche frase imprudente. Ieri sera le giunse l'ordine di recarsi a sacrificare dinanzi all'ara del tempio di Giove Capitolino. Anche Sergio era presente. Per il momento finse di non dare importanza alla cosa, ma stamattina accecato dall'amore, temendo che anche un indugio potesse riuscir fatale a Valeria, con una scusa qualsiasi l'ha persuasa ad accompagnarlo nel Foro, poi, a viva forza, l'ha trascinata fino all'ara del tempio. Malgrado le proteste dell'infelice, le ha posto nelle mani alcuni grani d'incenso, costringendola a gettarli sui carboni ardenti del tripode, mentre Valeria cercava invano di resistere, gridando: - Non io, ma tu hai fatto questo!
    - I giudici tuttavia, contenti che le apparenze erano salve, senza che essi dovessero intentare un processo alla sposa di Sergio, li lasciarono andare. La sua coscienza è salva, sebbene tutto ciò sia molto triste.
    - Povera Valeria! come spesso è malinteso l'amore! -  disse mestamente Vittoria.
    Una profonda angoscia la opprimeva.
    Ora cercava invano le parole che avrebbe dovuto dire all'amica, secondo la promessa fatta ad Eugenio. Il coraggio di parlarle di quell'argomento le mancava. E non soltanto per il triste fatto che aveva appreso. Appena aveva acconsentito alla richiesta di Aurelio, aveva capito che il suo intervento sarebbe stato inutile, non solo, ma che le parole persuasive che avrebbe dovuto pronunciare non potevano essere sincere, perché ella stessa incominciava a provare una profonda inspiegabile insoddisfazione per il passo che stava per compiere. Si ricordò che il giorno dopo Eugenio sarebbe venuto a trovarla per apprendere il risultato della sua missione e cercò allora nel miglior modo possibile di far capire ad Anatolia perché mai fosse improvvisamente venuta a visitarla nella sua quieta villa suburbana, dove Cornelia aveva condotto la qualche giorno i suoi bimbi. Abbracciandola dunque teneramente:
    - Sorella mia - le disse - io sono cristiana come te e non posso perciò in alcun modo persuaderti a far cosa che dispiaccia al Cristo. Ti sei accorta senza dubbio che Tito Aurelio ti ama e desidera ardentemente di farti sua sposa. Perché ti rifiuti? Iddio non condanna le nozze ma le benedice. Non fu la Sua Provvidenza paterna che ordinò al primo uomo, frutto del Suo amore e alla compagna di lui, tolta dal suo stesso cuore: "Crescete e moltiplicatevi"? Nell'antico patto, Iddio benedisse i Patriarchi ed i Profeti che ebbero mogli e figli, nella nuova alleanza benedisse i poveri e timidi sposi delle nozze di Cana. Non fu poi il Suo grande Apostolo ad affermare che la moglie fedele sarà la salvezza del marito infedele? Anatolia, tu potresti portare a Dio Tito Aurelio, se lo accettassi in isposo...
    - Oh! Vittoria -  rispose dolcemente l'altra, in tono così vibrato che forse non aveva mai usato con la sua piccola amica - in quanto a ciò, lascia che ti dica soltanto che le vie del Signore sono mirabili e misteriose. Non è necessario che io sposi Aurelio per condurlo al Dio vero... In quanto al resto, è vero che, quando la terra era vuota, Iddio disse agli uomini: "Cresce e moltiplicatevi". Ma è pur vero che il Verbo di Dio, disceso dal cielo nel seno di una Vergine disse: "Crescete nella fede, moltiplicatevi nella carità e riempite i cieli, perché è vicino il regno di Dio".
    - Mi parli dei Profeti ed io ti dico che tra gli stessi Profeti il maggiore è Elia, il quale appunto perché vergine, fu rapito col corpo in un carro di fuoco verso le profondità misteriose dei cieli. In quanto al nostro Salvatore, oh! non fu Egli il Figlio di una Vergine immacolata e non fu l'amico e il protettore dei vergini? Non fu soltanto Giovanni, il discepolo che gli donò tutto se stesso, in una perfetta integrità di cuore e di corpo, il fortunato che poté ascoltare i palpiti del cuore di un Dio? In quanto a Paolo non fu egli il primo, grande cantore della verginità cristiana?
    Vittoria ascoltava in silenzio, a capo chino. Il cuore le batteva cont ale violenza che sembrava le si spezzasse nel petto.
    Anatolia aveva attirato a sé l'amica, di modo che i bruni capelli di questa si mescolavano con le sue chiome castane leggermente dorate. Il sole cominciava lentamente ad abbassarsi sull'orizzonte, mentre i monti opposti si tingevano di viola.
    Un vento leggero faceva dolcemente stormire le fronde degli alberi.
    - A te, Vittoria, dirò il mio segreto. Io non posso essere di Aurelio, perché da un altro Amante sono già stata prevenuta. A Lui ho giurato la mia fede. Egli è il mio Signore e il mio Re.
    - A te, mia piccola Vittoria, dirò una cosa che non ho mai svelato a nessuno: la sera di quel giorno memorabile nel quale distribuii ai poveri buona parte dei miei averi - consegnare la mia dote agli amministratori dello sposo, non era giusto? - me ne stavo nel cubicolo tutta raccolta in preghiera. Quando ad un tratto, vidi una luce abbagliante e in questa luce una figura candida, dalle grandi ali aperte. Sbigottita, abbassai gli occhi. Allora alle mie orecchie giunse questa voce, più dolce di quella dell'arpa o della cetra: "O verginità che non sei vinta dalla morte ma che liberi dalla morte perpetua! O verginità che, lontana da ogni sorta di tenebre, godi sempre della luce del tuo candore!"
    - La voce misteriosa tacque. Alzai gli occhi e non vidi nessuno. "Ho sognato" pensai e ripresi la mia preghiera. Ma la visione dell'angelo mi distraeva continuamente, tanto che pregai così il mio Signore: "Se non era inviato da Te, fa che lo dimentichi! ma se era un Tuo messo, deh! fa che lo riveda!". Non avevo ancora finito la mia preghiera, che l'Angelo riapparve nel suo alone luminoso. La sua voce dolcissima, simile ad una musica celeste, risuonò nuovamente: "La verginità è una porpora regale,  la verginità è una gemma preziosa, è il tesoro immenso del Re che i ladri non possono rapire. Custodiscila con tutte le tue forze". La voce tacque, la visione scomparve. Restai come tramortita, ma quello smarrimento fu dolce perché era un anelito al Paradiso del quale avevo intravvisto gli splendori. Ed ora, Vittoria, come potrei per un semplice servo, lasciare il mio Re?
    Gli occhi di Vittoria erano umidi di pianto. Con voce profondamente turbata chiese:
    - Ma allora Egli ama soltanto le vergini? e perché il prete Cornelio mi disse di abbandonarmi alla sua volontà, quando si trattò di rispondere alla domanda di Eugenio?
    Anatolia tacque. Era nel suo diritto di prevenire o di turbare comunque l'azione divina in quell'anima? Forse aveva già troppo parlato. Ma improvvisamente sentì che una forza irresistibile la spingeva a continuare e che una voce misteriosa parlava in lei.
    - No, Vittoria, il Signore ama e le vergini e le spose, se esse fanno nell'uno e nell'altro stato la Sua Volontà. Qusto è il vero amore. Ma le vergini che gli hanno tutto sacrificato formeranno quella schiera eletta che seguirà l'Agnello dovunque Egli vada, cantando un cantico misterioso che nessuno, tranne loro, può ripetere. Vittoria, anche tu sarai di questa schiera?
    La fanciulla trasalì. Non aveva mai sentito l'amica parlarle in quel modo. Certo, era lo Spirito Divino che si manifestava in lei. Le sue parole le penetravano nel cuore come la lama acuta di un pugnale; ma quello spasimo era dolcissimo. Le sembrava di conoscere già parola per parola quello che Anatolia stava per dirle. Avrebbe voluto gridarle: "Basta!" ma non potè.
    - In quanto a Cornelio - continuò l'altra guardando lontano, verso l'orizzone luminoso - fu veramente la voce di Dio che parlò in lui. Quanto amore aspetta da te il Salvatore, se ti ha condotto a Lui per una via così diversa dalla consueta! Ti ha lasciato accostare un momento le labbra al calice dell'amore umano, perché ne comprendessi l'insufficenza. Ti ha fatto pregustare le dolcezze di una vita serena ed addolcita dagli affetti famigliari, perché, provato al fuoco di una grande rinuncia, il tuo amore fosse un incendio divoratore, la tua dedizione appassionata. Tu aspettavi il grande amore, Vittoria, che ti saziasse per sempre: è questo! Tu cercavi, inquieta ed insaziabile, il cuore sul quale riposare il tuo capo già stanco: e il suo è il cuore di un Dio che ti ha amato di un amore eterno, quando ancora tu non esistevi che nel Suo pensiero. Nessun mortale può amare così, Vittoria! a nessun amante puoi dire con verità come a Lui: "Io ti adoro!" Egli è la sorgente zampillante nella vita eterna. Chi berrà di quell'acqua non avrà più sete. Egli sarà per te Padre, Fratello, Amico e la vita sarà dolce, trascorsa sul Suo Cuore, anche se Egli ti assocerà al Suo sacrificio sanguinoso, anzi, appunto per questo. Non disse l'altro giorno Lucilla, sulla soglia della casa nuziale: "Dove tu Caio, ivi io Caia?" E potrà accadere diversamente per la sposa di quel Re, il cui trono è la Croce?
    "Vittoria, Egli è alla porta e bussa. ApriGli ormai. Non mi è sfuggita la lotta che combatti da molto tempo. Non te ne accorgi? E' Lui che batte al tuo cuore. Vittoria, son finite le dolcezze, comincia il combattimento; è finito l'amore, comincia per te l'odio degli uomini. Dovrai camminare da sola nel sentiero della vita, spesso dovrai tracciartelo tu stessa e salire fra gli sterpi e le spine, insanguinandoti i piedi e le mani. A volte dovrai stritolare tu stessa, senza pietà, il tuo cuore che sanguina. Non importa. E' duro per te recalcitrare allo stimolo. Oh! Vittoria! Sii una vera vittoria! Lasciati vincere da Cristo!
    Tacque! Aveva il volto trasfigurato, lo sguardo perduto in un sogno di luce.
    Vittoria non si muoveva. Sentiva nel cuore la lama infuocata e sottile che la penetrava sempre più, producendole un dolce spasimo. Le sembrava di sognare, tanto acuto era il dolore che le lacerava le membra.
    Pure quelle appassionate parole non le riuscivano nuove. Da lungo tempo un'altra voce gliele veniva dicendo silenziosamente nel cuore.
    Un fruscio di cespugli smossi, un passo pesante, le scosse entrambe.
    Il liberto Elys che l'aveva scortata alla villa, si avanza inchinandosi.
    - Nobile signora, la lettiga è pronta. Il sole tramonta. Già metà del disco solare è scomparsa dietro ai monti. Bisogna guardarsi dalla frescura della sera.
    Vittoria si alzò di scatto. Gettò le bracci al collo di Anatolia senza far motto, poi si volse e, quasi fuggendo, scese di corsa il pendio erboso.
    Anatolia che la guardava immobile allontanarsi dall'alto del poggio, spiccava sul cielo rosso del tramonto come una candida visione. La luce del sole morente che l'avvolgeva, sembrava emanare da lei.
    Al cancello del parco il grosso molosso salutò festosamente, con un gioioso latrato, l'amica della sua padroncina. Ma Vittoria aveva gli occhi velati da lacrime brucianti. Non vide niente. Salì sulla lettiga, chiuse le tendine e lasciò che quei rivoli ardenti le solcassero liberamente le guance.
    Ritornava proprio dal colloquio nel quale avrebbe dovuto persuadere Anatolia a seguire il suo esempio?
    Rivede Eugenio bello, forte, suadente nella sua tunica rossa, sotto la corona di rose, come l'ha visto al banchetto di Manlio.
    Rivede la casa nuziale che ha tante volte sognato e la villa sabina, ammantata di verde fra i mandorli fioriti.
    Vede se stessa nel peristilio luminoso della bella casa di Eugenio, con un dolce peso fra le braccia: un bimbo suo, frutto del loro amore. Ha gli occhi bruni del babbo e i lineamenti fini della giovane mamma e l'accarezza con le mani grassocce. Eugenio si china ammirato su di lui e depone l'elmo per non spaventarlo. I due nonni guardano commossi quel tenero germoglio...
    Poi la scena muta: è tutto un formarsi e un cancellarsi di immagini nella sua mente stanca.
    ...E' sera. Un corteo nuziale si ferma dinanzi ad una ricca magione, adorna di fiori. Ma la sposa è lei, è il suo viso quello che brilla di felicità sotto il velo di fiamma. Ed Eugenio le tende la mano e la guarda negli occhi: "Chi sei?" "Dove tu Caio, ivi io Caia". Poi quel velo rosso si allarga, si allarga in cerchi concentrici, sembra fuoco misto a sangue e copre ogni cosa. Si riscuote.
    No, tutto ciò non accadrà mai. Lo sente, lo sa. Una voce possente le dice:
    - No! - Una voce forte e pur soave le dice: - Sei mia! - E' quella la voce che le ha detto tutto quanto ha udito, non è stata la voce di Anatolia. Non si può disobbedire a quella voce.
    Vede Eugenio, disperato e furibondo, i suoi genitori addolorati che la trattano da pazza, il suo avvenire spezzato...
    La morte, sì, certo, il martirio e un martirio crudele. Non importa: Non si può dir di no alla voce di Dio. Non si può chiudere la porta al Divin Pellegrino che batte da tanto tempo...
    Un sudore copioso le inondava il volto e le membra; le tempia le battevano forte. Sentì bisogno di respirare un o' d'aria pura. Scostò alquanto le tendine. Un venticello fresco le accarezzò la fronte.
    Calavano le ombre della sera e le falde dei monti Albani ne erano ravvolte, mentre le vette emergevano purpuree. Le mandrie tornavano dai campi, passavano gruppi di contadini stanchi dopo una giornata di lavoro. I fanciulli che giocavano dinanzi alle case, guardavano incuriositi il passaggio della ricca lettiga.
    Un non so che di armonioso pareva trascorrere in quella limpida sera fra la terra e il cielo. Vittoria lo sentì e ne ringraziò il Signore.
    Alcuni bambini emaciati, dalle vestine lacere le si accostarono chiedendole l'elemosina. Fatta fermare la lettiga, porse loro qualche moneta, li guardò a lungo, li accarezzò: erano i bimbi di una povera vedova cristiana da lei soccorsa.
    Allontanandosi disse loro in tono accorato: 
    - Pregate per me.
    Un po' di pace era scesa nel suo cuore.


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

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